14 Maggio, 2024
Nell’ambito del “Decreto Pnrr” è stato introdotto un nuovo credito d’imposta “Transizione 5.0” a favore delle imprese che, nel corso degli anni 2024 e 2025, investono in beni strumentali materiali e immateriali nell’ambito di progetti innovativi da cui derivi una riduzione dei consumi energetici non inferiore al 3% – 5%.
In atteso del decreto attuativo che lo renderà operativo a tutti gli effetti, facciamo un breve recap degli interventi ammissibili e delle agevolazioni previste.
Beneficiari e interventi ammessi
Sono agevolabili i seguenti investimenti effettuati nel 2024 e 2025:
- Beni materiali e immateriali: rientranti all’interno degli allegati A e B disciplinati dalla Legge 232/2016, a condizione che portino a una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva di almeno il 3% o, in alternativa, di almeno il 5% dei processi interessati.
- Impianti per autoproduzione di energia da rinnovabili destinata all’autoconsumo: a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
- Spese per la formazione del personale: nel limite del 10% del totale dell’investimento e fino a un massimo di 300 mila euro.
Rispetto ai moduli FV, sono ammessi:
- I moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%
- I moduli fotovoltaici con celle, prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%
- I moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell’Unione Europea con un’efficienza di cella almeno pari al 24%
Il credito spetta in misura differenziata a seconda dell’importo dell’investimento e della riduzione dei consumi energetici conseguiti.
Il bonus è pari al:
- 35% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro
- 15% della spesa per gli investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro
- 5% della spesa, per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 50 milioni di costi ammissibili per anno per ciascuna impresa beneficiaria
Il credito fiscale aumenta fino al 40% in caso la riduzione dei consumi energetici sia superiore al 6%, aumenta invece del 45% se la spesa per consumi energetici diminuisce almeno del 10%. Il risparmio è calcolato su base annua in relazione all’esercizio precedentem e per le nuove imprese si tiene conto dei consumi energetici medi annui riferibili a uno scenario controfattuale.
Due certificazioni per ottenere l’incentivo
Il beneficio è subordinato alla presentazione di apposite certificazioni rilasciate da un valutatore indipendente e che attestino:
1.a) ex ante, la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni
1.b) ex post, l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante
Tra i soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni sono compresi
- gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11339
- le Energy Service Company (ESCo) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352
In AzzeroCO2 supportiamo le imprese per accedere al sistema di incentivazione, individuando e progettando gli interventi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici. In qualità di ESCo, garantiamo la conformità con la normativa, gestendo e monitorando l’intero processo e rilasciando la certificazione energetica ante e post operam.